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lunedì 13 giugno 2011

NUVOLE

Nubi


Pubblicato 02/07/2010
a) Cenni sulla meteorologia in generale
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 foschia, nebbia, nubi

3 classi di altezza:

cielo alto:
cirri; cirrostrati; cirrocumuli:
indicano perturbazione in arrivo
entro 24 ore ma
non prima di 10-12 ore

cielo medio:
altostrati; altocumuli (cielo a pecorelle); nembostrati (distesa di nubi basse con pioggia continua);

basso: strati (bassa cortina stratiforme con pioviggine); cumuli (sviluppo verticale a base piatta, rovesci brevi); cumulonembi (temporali: si delinea all’orizzonte come linea scura e si ha mezz’ora per sfuggire il temporale, che inizia con vento, poi calo di temperatura e quindi pioggia).









Nebbia (visibilità <1000 m) e foschia (superiore):





















Nebbia di mare (o di avvezione): dovuta al transito di aria umida sull’aria più fredda (temperatura di rugiada) della superficie marina









Nebbia da irraggiamento: in una situazione di alta pressione, sereno e assenza di vento, aria calda e umida a contatto con il suolo raffreddato sviluppa nebbia, che può essere trasportata in mare fino a 10 Mg nascondendo la costa (ma presto scompare per la differenza di temperatura tra terra e mare). Si forma generalmente dopo il tramonto, quando il suolo si raffredda. La temperatura degli strati d’aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la temperatura di rugiada. Tipica delle notti con cielo sereno e vento poco intenso.









Temperatura di rugiada: temperatura alla quale una massa d’aria umida, raffreddandosi, raggiunge la saturazione e si trasforma in nebbia.





















Fronti









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: fronte





















A causa dell’irraggiamento solare si creano sulla superficie terrestre zone di discontinuità termica con conseguenti masse d’aria in movimento.





















Fronte: è la linea di intersezione con la superficie terrestre del piano di separazione tra due masse d’aria di caratteristiche fisiche, temperatura e umidità differenti. Si forma quando due masse d’aria a diversa temperatura, pressione, umidità vengono a contatto e restano per un certo tempo separate da una superficie inclinata (superficie frontale).





















Fronte caldo: una massa d’aria più calda (quindi anche più umida) si avvicina ad una più fredda (generalmente meno umida). L’aria calda, più leggera, sale sopra quella fredda, raffreddandosi e causando anche piogge leggere o nevicate al passaggio del fronte. L’aria fredda sottostante, perché più pesante, fa più attrito sul terreno e quindi si sposta lentamente. Per questo motivo i fronti caldi e le perturbazioni che li accompagnano possono durare anche alcuni giorni.





















I fronti caldi hanno una pendenza molto bassa (1%) e un’estensione che può raggiungere 1000 km. Le precipitazioni (pioggia, neve) si estendono per circa 300 km e sono a carattere continuo. Il fronte caldo è caratterizzato dalla presenza di nubi stratificate. L’intero fenomeno dura in genere qualche giorno, inizia con l’arrivo di nubi alte come cirri, cirrocumuli, altocumuli e altostrati, strati, nembostrati ed eventualmente cumulonembi se l’aria è instabile. Passato il fronte, si ha aria calda ma meno umida.





















Fronte freddo: una massa d’aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina ad una massa più calda e pertanto più leggera e più umida. L’aria fredda si incunea sotto quella calda, facendola salire.





















Lungo il fronte si possono generare fenomeni meteorologici anche violenti, come temporali, vento forte e turbolenza, tempeste e bufere (anche di neve), ma i fronti freddi passano velocemente, anche in poche ore, lasciando dopo il loro passaggio aria fredda e asciutta. Se l’aria però è sufficientemente secca non ci sono precipitazioni. Il fronte freddo ha una pendenza intorno al 5-10%.





















Le nubi caratteristiche del fronte freddo sono a sviluppo verticale cumuli e cumulonembi.





















Fronte occluso: lento incontro tra un fronte freddo e uno caldo, con fenomeni comuni all’uno e all’altro (es. precipitazioni continue alternate a temporali).





















Fronte stazionario: masse d’aria poco attive, precipitazioni ora deboli ora intense, da cui può generarsi la c.d. linea di instabilità (stallo e maltempo persistente).





















Carte meteo









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: carte meteo, gradiente barico, isobare





















La carta del tempo si completa attraverso messaggi analitici (compilati dagli uffici meteo delle varie nazioni).





















Sulle carte sinottiche del tempo il campo barico viene rappresentato con isobare (isolinee che uniscono punti di uguale pressione, tracciate di norma ogni 4 hPa).





















Configurazioni bariche:





















Depressione (B, ingl. L): area di bassa pressione









Anticiclone (A, ingl. H): area di alta pressione









Saccatura: zona di B insaccata in area anticiclonica









Promontorio: zona di A che si incunea tra zone depressionarie









Pendio: isobare con andamento parallelo, pressione livellata, gradiente barico debole









Gradiente barico: è il rapporto tra la differenza di pressione tra due isobare contigue e la loro distanza. Rappresenta la forza che mette in moto le masse d’aria. I venti sono tanto più forti quanto più forte è il gradiente.





















Scala Beaufort – Scala Douglas









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: mare, vento





















Scala Beaufort della forza del vento: da 0 a 12. Alcuni valori:





















bava di vento (1-3 nd)









brezza leggera (4-6)









brezza tesa (7-10)









vento moderato (11-16)









vento teso (17-21)









vento fresco (22-27)









vento forte (28-33)









burrasca (34-40)









burrasca forte (41-47)









tempesta (48-55)









tempesta violenta (56-63)









uragano (>64)









Scala Douglas dello stato del mare vivo (o mare di vento): da 0 a 9. Sono ridotti a un solo valore 2-3, 8-9 e 11-12 della precedente.





















quasi calmo (alt. max onde 0,10)









poco mosso (0,50)









mosso (1,25)









molto mosso (2,50)









agitato (4)









molto agitato (6)









grosso (9)









molto grosso (14)









tempestoso (>14)









Scala ridotta del mare lungo (o mare morto): NIENTE-BASSO-MODERATO-ALTO-CONFUSO; indicare anche direz. di provenienza sulla rosa dei venti.





















Bollettini meteo









Pubblicato 01/07/2010 b) Bollettini meteorologici Lascia un commento









Etichette: meteo, meteomar





















Il Bollettino Meteomar (per il Mediterraneo) è diffuso ogni 6 ore a partire dalle 01.35 UTC (ora Zulu) dalle Radiocosterie in MF e in continuazione sul ch 68 VHF. Comprende:





















Avvisi (temporali, burrasche previste o in corso)









Situazione (fronti, depressioni, venti)









Previsione (venti, mari, visibilità)









Tendenza









Osservazioni (vento, stato del mare)









Messaggi urgenti di avviso di burrasca e/o di tempesta: trasmessi sul VHF ch 16 e sistema Navtex (stampa diretta da trasmissione in MW).





















Bollettino del Mare (Rai Uno in FM e AM): prime tre parti del Meteomar più selezione di Avvisi ai naviganti.





















Brezze









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: brezze





















Brezza di mare (giorno): il suolo riscalda più velocemente del mare, l’aria calda a terra sale e l’aria scorre dal mare verso terra.





















Brezza di terra (notte): il mare conserva il calore più a lungo e l’aria scorre da terra verso il mare.





















Velocità fino a 10/15 nd (nei laghi 10/12); in assenza di perturbazioni le brezze si presentano senza alterazioni.





















Vento (leggi di Coriolis e Buys-Ballot)









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: pressione, vento





















Terra e mare, riscaldati dal sole, trasmettono calore all’aria a immediato contatto, che quindi sale e viene rimpiazzata da aria più fredda dando origine a un moto convettivo ascensionale e a un moto convettivo orizzontale: il vento.





















A causa delle differenze di temperatura e di pressione nelle varie zone, si originano grandi spostamenti orizzontali di masse d’aria, che però non avvengono in direzione lineare (dalla alta verso la bassa), a causa dell’effetto di Coriolis.





















Effetto di Coriolis: un corpo in movimento devia verso destra nell’emisfero N e verso sinistra nell’emisfero S:





















una massa che scende gira in senso orario (come l’acqua in un lavandino);









una massa che sale gira in senso antiorario.









Quindi le masse d’aria:





















escono dall’alta pressione in senso orario (aria fredda che scende);









entrano nella bassa pressione in senso antiorario (aria calda che sale).









Legge di Buys-Ballot: se l’osservatore si volge con la faccia al vento – braccia aperte a 180° – l’alta pressione arriva da sinistra un po’ avanti, la bassa pressione si allontana a dritta indietro.





















Categorie di venti:





















venti locali o costieri (brezze);









venti sinottici (legati alla situazione meteo di vaste aree geografiche), es. Alisei, Monsoni.









La direzione del vento è data dal punto della rosa dei venti dal quale il vento spira; si determina con gli anemoscopi (banderuole, segnavento).





















L’intensità del vento si misura con l’anemometro (in Km/ora o m/sec.; nodi in nautica).





















Previsioni locali in base al vento: in prossimità di un peggioramento i venti tendono a soffiare da SE per poi girare da S-SW, poi W e quindi NW.





















Meteorologia: elementi e strumenti









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: barometro, igrometro, meteorologia, pressione, temperatura, termometro, umidità





















L’atmosfera è l’involucro gassoso (prevalentemente ossigeno e azoto) che avvolge la superficie terrestre. Si divide in 4 strati verticali: troposfera, stratosfera, mesosfera, ionosfera.





















I fenomeni meteo avvengono per lo più nella troposfera (10-15 km), dove la temperatura diminuisce in funzione della quota e si concentra il vapore acqueo.





















I dati fondamentali della meteorologia sono:





















temperatura (dovuta al sole e al calore irradiato dalla terra); si misura col termometro (scala Celsius di 100°, per gli anglosassoni scala Fahrenheit di 180°);









umidità (dovuta all’evaporazione); si misura con l’igrometro e lo psicrometro (misurano l’umidità relativa);









pressione atmosferica (che varia da luogo a luogo in dipendenza della temperatura); si misura con il barometro aneroide (senza aria) graduato in mm o millibar; sulle unità da crociera abbinato al barografo (che registra le variazioni di pressioni e quindi la tendenza barometrica).









Al livello del mare, lat. 45° e temperatura 0° (esperienza torricelliana) la pressione media è di mm 760 pari a 1013 millibar (ora hectoPascal o hPa).





















In genere col barometro alto il tempo migliora, col barometro basso il tempo peggiora; ma quello che conta è la tendenza (con la lancetta a mano), cioè se la pressione in 2-3 ore cala o cresce.





















Dalla lettura comparata degli strumenti si può dedurre che:





















il tempo migliora se la pressione aumenta e l’umidità diminuisce;









il tempo peggiora se la pressione diminuisce e l’umidità aumenta;









discesa barometrica improvvisa (anche se leggera): perturbazione nelle vicinanze;









discesa barometrica forte: venti forti e tempo cattivo.









Previsioni locali:





















cielo sereno o poco nuvoloso con venti leggeri: bel tempo;









formazioni di nubi e orientamento dei venti con rotazione antioraria: tempo in peggioramento.



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