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sabato 25 giugno 2011

ALLA VELA VIA COSI'

venerdì 24 giugno 2011

lunedì 13 giugno 2011

NUVOLE FRONTI NEBBIA ETC

Nubi

Cenni sulla meteorologia in generale 

foschia, nebbia, nubi

3 classi di altezza:

cielo alto: cirri; cirrostrati; cirrocumuli: indicano perturbazione in arrivo entro 24 ore ma non prima di 10-12 ore

cielo medio: altostrati; altocumuli (cielo a pecorelle); nembostrati (distesa di nubi basse con pioggia continua)


cielo basso: strati (bassa cortina stratiforme con pioviggine); cumuli (sviluppo verticale a base piatta, rovesci brevi); cumulonembi (temporali: si delinea all’orizzonte come linea scura e si ha mezz’ora per sfuggire il temporale, che inizia con vento, poi calo di temperatura e quindi pioggia).

Nebbia (visibilità <1000 m) e foschia (superiore):

Nebbia di mare (o di avvezione): dovuta al transito di aria umida sull’aria più fredda (temperatura di rugiada) della superficie marina

Nebbia da irraggiamento: in una situazione di alta pressione, sereno e assenza di vento, aria calda e umida a contatto con il suolo raffreddato sviluppa nebbia, che può essere trasportata in mare fino a 10 Mg nascondendo la costa (ma presto scompare per la differenza di temperatura tra terra e mare). Si forma generalmente dopo il tramonto, quando il suolo si raffredda. La temperatura degli strati d’aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la temperatura di rugiada. Tipica delle notti con cielo sereno e vento poco intenso.

Temperatura di rugiada: temperatura alla quale una massa d’aria umida, raffreddandosi, raggiunge la saturazione e si trasforma in nebbia.

Fronti
a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento

fronte

A causa dell’irraggiamento solare si creano sulla superficie terrestre zone di discontinuità termica con conseguenti masse d’aria in movimento.

Fronte: è la linea di intersezione con la superficie terrestre del piano di separazione tra due masse d’aria di caratteristiche fisiche, temperatura e umidità differenti. Si forma quando due masse d’aria a diversa temperatura, pressione, umidità vengono a contatto e restano per un certo tempo separate da una superficie inclinata (superficie frontale).

Fronte caldo: una massa d’aria più calda (quindi anche più umida) si avvicina ad una più fredda (generalmente meno umida). L’aria calda, più leggera, sale sopra quella fredda, raffreddandosi e causando anche piogge leggere o nevicate al passaggio del fronte. L’aria fredda sottostante, perché più pesante, fa più attrito sul terreno e quindi si sposta lentamente. Per questo motivo i fronti caldi e le perturbazioni che li accompagnano possono durare anche alcuni giorni.

I fronti caldi hanno una pendenza molto bassa (1%) e un’estensione che può raggiungere 1000 km. Le precipitazioni (pioggia, neve) si estendono per circa 300 km e sono a carattere continuo. Il fronte caldo è caratterizzato dalla presenza di nubi stratificate. L’intero fenomeno dura in genere qualche giorno, inizia con l’arrivo di nubi alte come cirri, cirrocumuli, altocumuli e altostrati, strati, nembostrati ed eventualmente cumulonembi se l’aria è instabile. Passato il fronte, si ha aria calda ma meno umida.

Fronte freddo: una massa d’aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina ad una massa più calda e pertanto più leggera e più umida. L’aria fredda si incunea sotto quella calda, facendola salire.





















Lungo il fronte si possono generare fenomeni meteorologici anche violenti, come temporali, vento forte e turbolenza, tempeste e bufere (anche di neve), ma i fronti freddi passano velocemente, anche in poche ore, lasciando dopo il loro passaggio aria fredda e asciutta. Se l’aria però è sufficientemente secca non ci sono precipitazioni. Il fronte freddo ha una pendenza intorno al 5-10%.





















Le nubi caratteristiche del fronte freddo sono a sviluppo verticale cumuli e cumulonembi.





















Fronte occluso: lento incontro tra un fronte freddo e uno caldo, con fenomeni comuni all’uno e all’altro (es. precipitazioni continue alternate a temporali).





















Fronte stazionario: masse d’aria poco attive, precipitazioni ora deboli ora intense, da cui può generarsi la c.d. linea di instabilità (stallo e maltempo persistente).





















Carte meteo









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: carte meteo, gradiente barico, isobare





















La carta del tempo si completa attraverso messaggi analitici (compilati dagli uffici meteo delle varie nazioni).





















Sulle carte sinottiche del tempo il campo barico viene rappresentato con isobare (isolinee che uniscono punti di uguale pressione, tracciate di norma ogni 4 hPa).





















Configurazioni bariche:





















Depressione (B, ingl. L): area di bassa pressione









Anticiclone (A, ingl. H): area di alta pressione









Saccatura: zona di B insaccata in area anticiclonica









Promontorio: zona di A che si incunea tra zone depressionarie









Pendio: isobare con andamento parallelo, pressione livellata, gradiente barico debole









Gradiente barico: è il rapporto tra la differenza di pressione tra due isobare contigue e la loro distanza. Rappresenta la forza che mette in moto le masse d’aria. I venti sono tanto più forti quanto più forte è il gradiente.





















Scala Beaufort – Scala Douglas









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: mare, vento





















Scala Beaufort della forza del vento: da 0 a 12. Alcuni valori:





















bava di vento (1-3 nd)









brezza leggera (4-6)









brezza tesa (7-10)









vento moderato (11-16)









vento teso (17-21)









vento fresco (22-27)









vento forte (28-33)









burrasca (34-40)









burrasca forte (41-47)









tempesta (48-55)









tempesta violenta (56-63)









uragano (>64)









Scala Douglas dello stato del mare vivo (o mare di vento): da 0 a 9. Sono ridotti a un solo valore 2-3, 8-9 e 11-12 della precedente.





















quasi calmo (alt. max onde 0,10)









poco mosso (0,50)









mosso (1,25)









molto mosso (2,50)









agitato (4)









molto agitato (6)









grosso (9)









molto grosso (14)









tempestoso (>14)









Scala ridotta del mare lungo (o mare morto): NIENTE-BASSO-MODERATO-ALTO-CONFUSO; indicare anche direz. di provenienza sulla rosa dei venti.





















Bollettini meteo









Pubblicato 01/07/2010 b) Bollettini meteorologici Lascia un commento









Etichette: meteo, meteomar





















Il Bollettino Meteomar (per il Mediterraneo) è diffuso ogni 6 ore a partire dalle 01.35 UTC (ora Zulu) dalle Radiocosterie in MF e in continuazione sul ch 68 VHF. Comprende:





















Avvisi (temporali, burrasche previste o in corso)









Situazione (fronti, depressioni, venti)









Previsione (venti, mari, visibilità)









Tendenza









Osservazioni (vento, stato del mare)









Messaggi urgenti di avviso di burrasca e/o di tempesta: trasmessi sul VHF ch 16 e sistema Navtex (stampa diretta da trasmissione in MW).





















Bollettino del Mare (Rai Uno in FM e AM): prime tre parti del Meteomar più selezione di Avvisi ai naviganti.





















Brezze









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: brezze





















Brezza di mare (giorno): il suolo riscalda più velocemente del mare, l’aria calda a terra sale e l’aria scorre dal mare verso terra.





















Brezza di terra (notte): il mare conserva il calore più a lungo e l’aria scorre da terra verso il mare.





















Velocità fino a 10/15 nd (nei laghi 10/12); in assenza di perturbazioni le brezze si presentano senza alterazioni.





















Vento (leggi di Coriolis e Buys-Ballot)









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: pressione, vento





















Terra e mare, riscaldati dal sole, trasmettono calore all’aria a immediato contatto, che quindi sale e viene rimpiazzata da aria più fredda dando origine a un moto convettivo ascensionale e a un moto convettivo orizzontale: il vento.





















A causa delle differenze di temperatura e di pressione nelle varie zone, si originano grandi spostamenti orizzontali di masse d’aria, che però non avvengono in direzione lineare (dalla alta verso la bassa), a causa dell’effetto di Coriolis.





















Effetto di Coriolis: un corpo in movimento devia verso destra nell’emisfero N e verso sinistra nell’emisfero S:





















una massa che scende gira in senso orario (come l’acqua in un lavandino);









una massa che sale gira in senso antiorario.









Quindi le masse d’aria:





















escono dall’alta pressione in senso orario (aria fredda che scende);









entrano nella bassa pressione in senso antiorario (aria calda che sale).









Legge di Buys-Ballot: se l’osservatore si volge con la faccia al vento – braccia aperte a 180° – l’alta pressione arriva da sinistra un po’ avanti, la bassa pressione si allontana a dritta indietro.





















Categorie di venti:





















venti locali o costieri (brezze);









venti sinottici (legati alla situazione meteo di vaste aree geografiche), es. Alisei, Monsoni.









La direzione del vento è data dal punto della rosa dei venti dal quale il vento spira; si determina con gli anemoscopi (banderuole, segnavento).





















L’intensità del vento si misura con l’anemometro (in Km/ora o m/sec.; nodi in nautica).





















Previsioni locali in base al vento: in prossimità di un peggioramento i venti tendono a soffiare da SE per poi girare da S-SW, poi W e quindi NW.





















Meteorologia: elementi e strumenti









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: barometro, igrometro, meteorologia, pressione, temperatura, termometro, umidità





















L’atmosfera è l’involucro gassoso (prevalentemente ossigeno e azoto) che avvolge la superficie terrestre. Si divide in 4 strati verticali: troposfera, stratosfera, mesosfera, ionosfera.





















I fenomeni meteo avvengono per lo più nella troposfera (10-15 km), dove la temperatura diminuisce in funzione della quota e si concentra il vapore acqueo.





















I dati fondamentali della meteorologia sono:





















temperatura (dovuta al sole e al calore irradiato dalla terra); si misura col termometro (scala Celsius di 100°, per gli anglosassoni scala Fahrenheit di 180°);









umidità (dovuta all’evaporazione); si misura con l’igrometro e lo psicrometro (misurano l’umidità relativa);









pressione atmosferica (che varia da luogo a luogo in dipendenza della temperatura); si misura con il barometro aneroide (senza aria) graduato in mm o millibar; sulle unità da crociera abbinato al barografo (che registra le variazioni di pressioni e quindi la tendenza barometrica).









Al livello del mare, lat. 45° e temperatura 0° (esperienza torricelliana) la pressione media è di mm 760 pari a 1013 millibar (ora hectoPascal o hPa).





















In genere col barometro alto il tempo migliora, col barometro basso il tempo peggiora; ma quello che conta è la tendenza (con la lancetta a mano), cioè se la pressione in 2-3 ore cala o cresce.





















Dalla lettura comparata degli strumenti si può dedurre che:





















il tempo migliora se la pressione aumenta e l’umidità diminuisce;









il tempo peggiora se la pressione diminuisce e l’umidità aumenta;









discesa barometrica improvvisa (anche se leggera): perturbazione nelle vicinanze;









discesa barometrica forte: venti forti e tempo cattivo.









Previsioni locali:





















cielo sereno o poco nuvoloso con venti leggeri: bel tempo;









formazioni di nubi e orientamento dei venti con rotazione antioraria: tempo in peggioramento.

































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NUVOLE

Nubi


Pubblicato 02/07/2010
a) Cenni sulla meteorologia in generale
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 foschia, nebbia, nubi

3 classi di altezza:

cielo alto:
cirri; cirrostrati; cirrocumuli:
indicano perturbazione in arrivo
entro 24 ore ma
non prima di 10-12 ore

cielo medio:
altostrati; altocumuli (cielo a pecorelle); nembostrati (distesa di nubi basse con pioggia continua);

basso: strati (bassa cortina stratiforme con pioviggine); cumuli (sviluppo verticale a base piatta, rovesci brevi); cumulonembi (temporali: si delinea all’orizzonte come linea scura e si ha mezz’ora per sfuggire il temporale, che inizia con vento, poi calo di temperatura e quindi pioggia).









Nebbia (visibilità <1000 m) e foschia (superiore):





















Nebbia di mare (o di avvezione): dovuta al transito di aria umida sull’aria più fredda (temperatura di rugiada) della superficie marina









Nebbia da irraggiamento: in una situazione di alta pressione, sereno e assenza di vento, aria calda e umida a contatto con il suolo raffreddato sviluppa nebbia, che può essere trasportata in mare fino a 10 Mg nascondendo la costa (ma presto scompare per la differenza di temperatura tra terra e mare). Si forma generalmente dopo il tramonto, quando il suolo si raffredda. La temperatura degli strati d’aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la temperatura di rugiada. Tipica delle notti con cielo sereno e vento poco intenso.









Temperatura di rugiada: temperatura alla quale una massa d’aria umida, raffreddandosi, raggiunge la saturazione e si trasforma in nebbia.





















Fronti









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: fronte





















A causa dell’irraggiamento solare si creano sulla superficie terrestre zone di discontinuità termica con conseguenti masse d’aria in movimento.





















Fronte: è la linea di intersezione con la superficie terrestre del piano di separazione tra due masse d’aria di caratteristiche fisiche, temperatura e umidità differenti. Si forma quando due masse d’aria a diversa temperatura, pressione, umidità vengono a contatto e restano per un certo tempo separate da una superficie inclinata (superficie frontale).





















Fronte caldo: una massa d’aria più calda (quindi anche più umida) si avvicina ad una più fredda (generalmente meno umida). L’aria calda, più leggera, sale sopra quella fredda, raffreddandosi e causando anche piogge leggere o nevicate al passaggio del fronte. L’aria fredda sottostante, perché più pesante, fa più attrito sul terreno e quindi si sposta lentamente. Per questo motivo i fronti caldi e le perturbazioni che li accompagnano possono durare anche alcuni giorni.





















I fronti caldi hanno una pendenza molto bassa (1%) e un’estensione che può raggiungere 1000 km. Le precipitazioni (pioggia, neve) si estendono per circa 300 km e sono a carattere continuo. Il fronte caldo è caratterizzato dalla presenza di nubi stratificate. L’intero fenomeno dura in genere qualche giorno, inizia con l’arrivo di nubi alte come cirri, cirrocumuli, altocumuli e altostrati, strati, nembostrati ed eventualmente cumulonembi se l’aria è instabile. Passato il fronte, si ha aria calda ma meno umida.





















Fronte freddo: una massa d’aria fredda (quindi meno umida ma più densa) si avvicina ad una massa più calda e pertanto più leggera e più umida. L’aria fredda si incunea sotto quella calda, facendola salire.





















Lungo il fronte si possono generare fenomeni meteorologici anche violenti, come temporali, vento forte e turbolenza, tempeste e bufere (anche di neve), ma i fronti freddi passano velocemente, anche in poche ore, lasciando dopo il loro passaggio aria fredda e asciutta. Se l’aria però è sufficientemente secca non ci sono precipitazioni. Il fronte freddo ha una pendenza intorno al 5-10%.





















Le nubi caratteristiche del fronte freddo sono a sviluppo verticale cumuli e cumulonembi.





















Fronte occluso: lento incontro tra un fronte freddo e uno caldo, con fenomeni comuni all’uno e all’altro (es. precipitazioni continue alternate a temporali).





















Fronte stazionario: masse d’aria poco attive, precipitazioni ora deboli ora intense, da cui può generarsi la c.d. linea di instabilità (stallo e maltempo persistente).





















Carte meteo









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: carte meteo, gradiente barico, isobare





















La carta del tempo si completa attraverso messaggi analitici (compilati dagli uffici meteo delle varie nazioni).





















Sulle carte sinottiche del tempo il campo barico viene rappresentato con isobare (isolinee che uniscono punti di uguale pressione, tracciate di norma ogni 4 hPa).





















Configurazioni bariche:





















Depressione (B, ingl. L): area di bassa pressione









Anticiclone (A, ingl. H): area di alta pressione









Saccatura: zona di B insaccata in area anticiclonica









Promontorio: zona di A che si incunea tra zone depressionarie









Pendio: isobare con andamento parallelo, pressione livellata, gradiente barico debole









Gradiente barico: è il rapporto tra la differenza di pressione tra due isobare contigue e la loro distanza. Rappresenta la forza che mette in moto le masse d’aria. I venti sono tanto più forti quanto più forte è il gradiente.





















Scala Beaufort – Scala Douglas









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: mare, vento





















Scala Beaufort della forza del vento: da 0 a 12. Alcuni valori:





















bava di vento (1-3 nd)









brezza leggera (4-6)









brezza tesa (7-10)









vento moderato (11-16)









vento teso (17-21)









vento fresco (22-27)









vento forte (28-33)









burrasca (34-40)









burrasca forte (41-47)









tempesta (48-55)









tempesta violenta (56-63)









uragano (>64)









Scala Douglas dello stato del mare vivo (o mare di vento): da 0 a 9. Sono ridotti a un solo valore 2-3, 8-9 e 11-12 della precedente.





















quasi calmo (alt. max onde 0,10)









poco mosso (0,50)









mosso (1,25)









molto mosso (2,50)









agitato (4)









molto agitato (6)









grosso (9)









molto grosso (14)









tempestoso (>14)









Scala ridotta del mare lungo (o mare morto): NIENTE-BASSO-MODERATO-ALTO-CONFUSO; indicare anche direz. di provenienza sulla rosa dei venti.





















Bollettini meteo









Pubblicato 01/07/2010 b) Bollettini meteorologici Lascia un commento









Etichette: meteo, meteomar





















Il Bollettino Meteomar (per il Mediterraneo) è diffuso ogni 6 ore a partire dalle 01.35 UTC (ora Zulu) dalle Radiocosterie in MF e in continuazione sul ch 68 VHF. Comprende:





















Avvisi (temporali, burrasche previste o in corso)









Situazione (fronti, depressioni, venti)









Previsione (venti, mari, visibilità)









Tendenza









Osservazioni (vento, stato del mare)









Messaggi urgenti di avviso di burrasca e/o di tempesta: trasmessi sul VHF ch 16 e sistema Navtex (stampa diretta da trasmissione in MW).





















Bollettino del Mare (Rai Uno in FM e AM): prime tre parti del Meteomar più selezione di Avvisi ai naviganti.





















Brezze









Pubblicato 01/07/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: brezze





















Brezza di mare (giorno): il suolo riscalda più velocemente del mare, l’aria calda a terra sale e l’aria scorre dal mare verso terra.





















Brezza di terra (notte): il mare conserva il calore più a lungo e l’aria scorre da terra verso il mare.





















Velocità fino a 10/15 nd (nei laghi 10/12); in assenza di perturbazioni le brezze si presentano senza alterazioni.





















Vento (leggi di Coriolis e Buys-Ballot)









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: pressione, vento





















Terra e mare, riscaldati dal sole, trasmettono calore all’aria a immediato contatto, che quindi sale e viene rimpiazzata da aria più fredda dando origine a un moto convettivo ascensionale e a un moto convettivo orizzontale: il vento.





















A causa delle differenze di temperatura e di pressione nelle varie zone, si originano grandi spostamenti orizzontali di masse d’aria, che però non avvengono in direzione lineare (dalla alta verso la bassa), a causa dell’effetto di Coriolis.





















Effetto di Coriolis: un corpo in movimento devia verso destra nell’emisfero N e verso sinistra nell’emisfero S:





















una massa che scende gira in senso orario (come l’acqua in un lavandino);









una massa che sale gira in senso antiorario.









Quindi le masse d’aria:





















escono dall’alta pressione in senso orario (aria fredda che scende);









entrano nella bassa pressione in senso antiorario (aria calda che sale).









Legge di Buys-Ballot: se l’osservatore si volge con la faccia al vento – braccia aperte a 180° – l’alta pressione arriva da sinistra un po’ avanti, la bassa pressione si allontana a dritta indietro.





















Categorie di venti:





















venti locali o costieri (brezze);









venti sinottici (legati alla situazione meteo di vaste aree geografiche), es. Alisei, Monsoni.









La direzione del vento è data dal punto della rosa dei venti dal quale il vento spira; si determina con gli anemoscopi (banderuole, segnavento).





















L’intensità del vento si misura con l’anemometro (in Km/ora o m/sec.; nodi in nautica).





















Previsioni locali in base al vento: in prossimità di un peggioramento i venti tendono a soffiare da SE per poi girare da S-SW, poi W e quindi NW.





















Meteorologia: elementi e strumenti









Pubblicato 12/05/2010 a) Cenni sulla meteorologia in generale Lascia un commento









Etichette: barometro, igrometro, meteorologia, pressione, temperatura, termometro, umidità





















L’atmosfera è l’involucro gassoso (prevalentemente ossigeno e azoto) che avvolge la superficie terrestre. Si divide in 4 strati verticali: troposfera, stratosfera, mesosfera, ionosfera.





















I fenomeni meteo avvengono per lo più nella troposfera (10-15 km), dove la temperatura diminuisce in funzione della quota e si concentra il vapore acqueo.





















I dati fondamentali della meteorologia sono:





















temperatura (dovuta al sole e al calore irradiato dalla terra); si misura col termometro (scala Celsius di 100°, per gli anglosassoni scala Fahrenheit di 180°);









umidità (dovuta all’evaporazione); si misura con l’igrometro e lo psicrometro (misurano l’umidità relativa);









pressione atmosferica (che varia da luogo a luogo in dipendenza della temperatura); si misura con il barometro aneroide (senza aria) graduato in mm o millibar; sulle unità da crociera abbinato al barografo (che registra le variazioni di pressioni e quindi la tendenza barometrica).









Al livello del mare, lat. 45° e temperatura 0° (esperienza torricelliana) la pressione media è di mm 760 pari a 1013 millibar (ora hectoPascal o hPa).





















In genere col barometro alto il tempo migliora, col barometro basso il tempo peggiora; ma quello che conta è la tendenza (con la lancetta a mano), cioè se la pressione in 2-3 ore cala o cresce.





















Dalla lettura comparata degli strumenti si può dedurre che:





















il tempo migliora se la pressione aumenta e l’umidità diminuisce;









il tempo peggiora se la pressione diminuisce e l’umidità aumenta;









discesa barometrica improvvisa (anche se leggera): perturbazione nelle vicinanze;









discesa barometrica forte: venti forti e tempo cattivo.









Previsioni locali:





















cielo sereno o poco nuvoloso con venti leggeri: bel tempo;









formazioni di nubi e orientamento dei venti con rotazione antioraria: tempo in peggioramento.



http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:JcPlccC_uWgJ:dovevannoimarinai.wordpress.com/category/5/+fenomeno+fisico+am+bm+venezia&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it

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MARE MAREE AM BM FONDALI PORTOLANI SECA

MARE MAREE AM BM
Schiza su sto stramboto

VENEXIA
http://www.pescaenautica.it/articoli/rubriche/200108maree.shtml


http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:EYioPJ9iBrIJ:www.pescaenautica.it/testi/articolirubriche/mareepag4.shtml+am+bm+venezia&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it


Oscillazione del mare regolare e periodica (mediam. 24h48m) causata dall’attrazione luni-solare.




Flusso è il moto ascendente, riflusso quello discendente. Alta e bassa marea sono i livelli max e min (che rimangono stazionari per brevissimo tempo); ampiezza è la differenza tra alta e bassa marea.



I movimenti periodici orizzaontali si chiamano correnti di marea.



In Italia l’ampiezza delle maree è mediamente di 40-50 cm salvo in alto Adriatico (>1 m, es. acqua alta a Venezia, a causa di azioni prolungate di venti meridionali).



Quando si hanno luna nuova (sole e luna in congiunzione) e luna piena (in opposizione) si hanno le più alte e le più basse maree (maree sizigiali).



Quando la luna è nel primo e nell’ultimo quarto gli effetti dei due astri si contrastano per cui si hanno le più basse AM e le più alte BM (maree quadrantali).



Del fenomeno delle maree bisogna tener conto sia per l’ancoraggio sia per la navigazione in fondali bassi.



LMM = livello medio del mare (quello cui si riferiscono le altitudini sulle carte nautiche)



LRS = livello di riferimento degli scandagli (riferito alle più basse maree sizigiali, usato per le profondità)



Zo = Differenza di quota tra LMM e LRS (indica la semiampiezza della marea)



domenica 5 giugno 2011

La barca vista dall'albero maestro

Renaro De Paoli Fotografo marinaio

by renato de paoli

by renato de paoli
by renato de paoli / isola Unie 
 BY RENATO DE PAOLI
 by renato de paoli
 by renato de paoli

Barca a vela Elan 333 del 2004 72.000 €

Barca a vela Elan 333 del 2004
72.000 €
262 Visite
  • Pubblicato: 31 Maggio
  • Regione: Veneto
  • Provincia: Venezia
  • Comune: Venezia
  • Indirizzo: Cannaregio 4098a
  • Categoria: Auto e Moto > Barche e Gommoni
Giorgio Righetti Invia Email 3405018812
Invia Email all'utente X

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mercoledì 1 giugno 2011

Pressione definizione

La pressione misurata al livello del mare varia entro valori definiti, diciamo tra 960 e 1040 hPa. A parte questi valori estremi, parlare di alta e bassa pressione diventa relativo. Ad esempio, se su una determinata area una pressione di 1020 hPa è circondata da aree in cui i valori sono superiori, allora 1020 hPa identificano una zona di bassa pressione (relativa). Al contrario, se un punto registra una pressione di 1010 hPa, ma tutt'intorno i valori sono più bassi, allora questo valore rappresenta un'area di alta pressione (relativa).
Detto questo, fissato un valore normale (1013.25 hPa) si può generalmente parlare di alte pressione quando il valore della pressione è superiore a detto valore normale, mentre se è al disotto possiamo parlare di basse pressioni.
Per quanto riguarda la relazione pressione-tempo, è doveroso dire che non sempre funziona, in quanto gli eventi meteorologici sono legati a numerosi fattori (tra cui la pressione). Tuttavia, in linea di massima, all'alta pressione si associa bel tempo perché l'aria è interessata da un moto discendente che, comprimendo l'aria stessa, la riscalda facendo evaporare le nubi. Il contrario accade nella bassa pressione, dove l'aria è soggetta ad un movimento ascendente che invece favorisce la formazione delle nubi.

Renato De Paoli ritratto e ideazione elaborazione by Emma De Paoli

Forza 10

mare forza 8

Soccorso Giga

Strumenti del subacqueo - Diving instruments (with subtitles)

Naufragio: primo soccorso - Shipwreck: first aid (with subtitles)

Zattera di salvataggio - Life raft (with subtitles)

Prove zattera galleggiante autogonfiabile della Motonave RELAX

Corso patente nautica ottobre 2008 - Vigili del Fuoco Venezia

SPECIALE SALONE NAUTICO 2009: La patente nautica

DIDATTICA RECUPERO "UOMO A MARE"

Gommonauti.it - Carteggio ed uso delle squadrette

PATENTE NAUTICA - Rotte Nautiche

PATENTE NAUTICA - La Bussola

PATENTE NAUTICA - Il Consumo di carburante

PATENTE NAUTICA - Scale per Carte nautiche

latitudine e longitudine

Latitudine Longitudine

Latitudine e longitudine

schiza su sto stramboto
http://www.youtube.com/watch?v=GhMGJ1jFNCQ&feature=related