1 Navigazione
1-2 Navigazione Costiera
1-2-1 Il Punto nave
Riassumendo le pagine precedenti, prima di iniziare la navigazione occorre :
Tracciare la rotta, cioe' disegnare sulla carta nautica il segmento che unisce il punto di partenza con quello di arrivo
Determinare l'angolo di questo segmento rispetto al Nord polare, cioe' l'angolo di rotta polare
Determinare la rotta Bussola correggendo la rotta polare della Declinazione Magnetica (differenza tra Nord polare e magnetico) e dell'errore introdotto dalla Deviazione magnetica (errore della bussola).Seguendo questo angolo, indicato dalla bussola, se non ci fossero altre grandezze da considerare si arriverebbe al punto previsto.
In realta' non e' semplice seguire con precisione la rotta Bussola a causa di :
Scarroccio causato dal vento
Deriva generata dalle correnti
Errori del timoniere, sempre presenti
Questi errori rispetto alla rotta prevista possono essere stimati ma con metodi molto empirici e approssimati ( Vedi Nota 1) , quindi le correzioni sono una stima di larga massima e con carattere soggettivo in quanto dipendono dall'esperienza di chi li valuta e possono fornire solo un'ordine di grandezza dello scostamento dalla rotta.
Pertanto e' necessario fare delle verifiche per conoscere la reale posizione dell'imbarcazione, cioe' occorre fare il Punto Nave.
Per fare il punto nave occore individuare un riferimento di coordinate note e misurare la posizione dell'imbarcazione rispetto a questo riferimento.
Sapendo la posizione del riferimento e quella della barca (relativa al riferimento) si ricava la posizione assoluta .
I metodi per fare il punto nave sono due :
Riferendo la posizione dell'imbarcazione rispetto ad un punto fisso (Stella Polare).Il metodo, detta "navigazione astronomica" richiede strumenti particolari (Sestante) e sviluppo di calcoli non semplici.Si utilizza solo quando la navigazione non consente di prendere rilevamenti a terra.
Riferendo la posizione dell'imbarcazione a oggetti sulla costa riconoscibili e segnati sulle carte nautiche (navigazione costiera).
1-2-1-1 Il GPS
Con l'uso del GPS tutti i problemi di carteggio, quindi anche il punto nave, sono automaticamente risolti.Lo strumento fornisce continuamente le coordinate (polari) dell'imbarcazione ( per i modelli piu' completi viene presentata su display la posizione sulle carte nautiche), la velocita', la distanza dal punto di arrivo ed il tempo necessario (procedendo sempre alla stessa velocita').
I calcoli precedenti e quelli che seguiranno sono necessari per conseguire la patente nautica e nell'eventualita' di guasto del GPS o di mal funzionamento ( cosa non infrequente a causa dell'uso militare del sistema GPS).
1-2-1-2 Retta di rilevamento
Come accennato il "punto nave", cioe' la posizione attuale dell'imbarcazione si trova determinando la posizione dell'imbarcazione rispetto ad un punto noto (punto cospiquo).Operativamente si determina la direzione dell'imbarcazione rispetto al punto cospiquo (ad esempio con un allineamento) e si traccia la retta che individua questa direzione, ottenedo cosi' la "retta di rilevamento" cioe' la retta sulla quale si trova, in un punto non ancora determinato,l'imbarcazione.
Tracciando due o piu' rette di rilevamento (cioe' le linee di posizione), il loro punto di intersezione (o meglio la zona individuata dalla loro intersezione, vedi figura) fornisce il punto nave.
I metodi per tracciare una linea di posizione sono :
Retta di rilevamento.Ottenuta misurando con una bussola da rilevamento l'angolo sotto cui si vede un punto cospiquo
Linea batimetrica.Misurando il fondale si individua la batimetrica e quindi una linea di posizione
Allineamento di due punti cospiqui
Cerchio di uguale distanza.Si misura la distanza da un oggetto e si traccia il cerchio avente raggio uguale alla distanza e centro nell'oggetto.L'imbarcazione si trovera' lungo la circonferenza di tale cerchio( il metodo richiede l'uso di un telemetro o del sestante, e' elencato solo per completezza).
Cerchio capace.Si tratta di un metodo complesso, basato su costruzioni geometriche, che richiede l'uso del sestante o di particolari goniometri.E'un metodo molto preciso che veniva utilizzato per scopi particolari, ad esempio nelle operazioni di dragaggio.Attualmente superato da sistremi di posizionamento piu' precisi e semplici con funzionamento simile al GPS ma, normalmante, basato su trasmettitori posizionati a terra in prossimita' della zona di interesse (questo sistema, data l'elevata precisione e' utilizzato ad esempio dalle unita' dragamine) .
Pagina : successiva (Determinazione del punto nave) precedente (Navigazione con GPS)
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Nota 1
A causa dell'azione del vento la rotta vera non segue l'angolo di prora (vedi figura), infatti il vento spinge la barca lateralmente quindi la rotta vera sara' inclinata di un certo angolo rispetto alla prora (angolo di scarroccio, in figura S).Noto l'angolo di scarroccio si puo'ricavare la rotta vera sommandolo (se a dritta) o sottraendolo se a sinistra all'angolo di prora.
Ad esempio se stessimo seguendo una rotta per 80°N con un vento che genera un angolo di scarroccio di 15° a dritta (il vento proviene da sinistra) la rotta vera sarebbe 90° + 15° = 105°N, se il vento producesse uno scarroccio a sinistra la rotta vera sarebbe 75°N.
L'angolo di scaroccio puo' essere valutato misurando con una bussola da rilevamento l'angolo che forma la scia con l'asse della barca.La cosa non e' del tutto facile, infatti una misura con la bussola di rilevamento a causa del movimento della barca e l'imprecisione del riferimento (asse dell'imbarcazione) non e' molto precisa.
Per questo motivo molti velisti preferiscono valutare lo scorroccio ad occhio in base alla forza del vento e all'andatura della barca (come ordine di grandezza 10°/15° con vento sino a forza 4).
Un analogo spostamento e' causato dalle correnti che,se in direzione trasversale alla barca, generano l'angolo di deriva con lo stesso effetto sulla rotta dello scarroccio.
L'angolo di deriva puo' essere valutato solo su bassi fondali (filando una cima provvista di peso, quando il peso tocca il fondo la cima si orienta nella direzione del moto vero), negli altri casi si ricorre alle carte nautiche e ai portolani.Sapendo la velocita' della corrente che genera la deriva si puo' calcolare la rotta vera in modo grafico come mostrato in figura :
Sulla carta nautica partendo dal punto nave (A) si tracciano due semirette : A-R con l'angolo di rotta e A-C secondo l'angolo da cui proviene la corrente.
Sulle due semirette si tracciano due segmenti proporzionali alla velocita' dell'imbarcazione e a quella della corrente (nella figura rispettivamente ( 8 nodi, e 3 nodi con scala 1 cm = 1 nodo).
Partendo dagli estremi dei due segmenti si tracciano le parallele alle semirette A-R e A-C ( in figura di colore verde)
Si unisce il punto A con il punto d'incontro delle due parallele, il segmento che si individua e' la velocita' dell'imbarcazione rispetto al fondo marino.
IL GPS STRUMENTO DIGITALE
VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV
LA BUSSOLA STRUMENTO ANALOGICO
SEGNA IL NORD MAGNETICO DA CORREGGERE CON TABELLE O/E GPS
http://www.nonsolocittanova.it/orientamento/la_bussola_e_la_navigazione.html
1-2 Navigazione Costiera
1-2-1 Il Punto nave
Riassumendo le pagine precedenti, prima di iniziare la navigazione occorre :
Tracciare la rotta, cioe' disegnare sulla carta nautica il segmento che unisce il punto di partenza con quello di arrivo
Determinare l'angolo di questo segmento rispetto al Nord polare, cioe' l'angolo di rotta polare
Determinare la rotta Bussola correggendo la rotta polare della Declinazione Magnetica (differenza tra Nord polare e magnetico) e dell'errore introdotto dalla Deviazione magnetica (errore della bussola).Seguendo questo angolo, indicato dalla bussola, se non ci fossero altre grandezze da considerare si arriverebbe al punto previsto.
In realta' non e' semplice seguire con precisione la rotta Bussola a causa di :
Scarroccio causato dal vento
Deriva generata dalle correnti
Errori del timoniere, sempre presenti
Questi errori rispetto alla rotta prevista possono essere stimati ma con metodi molto empirici e approssimati ( Vedi Nota 1) , quindi le correzioni sono una stima di larga massima e con carattere soggettivo in quanto dipendono dall'esperienza di chi li valuta e possono fornire solo un'ordine di grandezza dello scostamento dalla rotta.
Pertanto e' necessario fare delle verifiche per conoscere la reale posizione dell'imbarcazione, cioe' occorre fare il Punto Nave.
Per fare il punto nave occore individuare un riferimento di coordinate note e misurare la posizione dell'imbarcazione rispetto a questo riferimento.
Sapendo la posizione del riferimento e quella della barca (relativa al riferimento) si ricava la posizione assoluta .
I metodi per fare il punto nave sono due :
Riferendo la posizione dell'imbarcazione rispetto ad un punto fisso (Stella Polare).Il metodo, detta "navigazione astronomica" richiede strumenti particolari (Sestante) e sviluppo di calcoli non semplici.Si utilizza solo quando la navigazione non consente di prendere rilevamenti a terra.
Riferendo la posizione dell'imbarcazione a oggetti sulla costa riconoscibili e segnati sulle carte nautiche (navigazione costiera).
1-2-1-1 Il GPS
Con l'uso del GPS tutti i problemi di carteggio, quindi anche il punto nave, sono automaticamente risolti.Lo strumento fornisce continuamente le coordinate (polari) dell'imbarcazione ( per i modelli piu' completi viene presentata su display la posizione sulle carte nautiche), la velocita', la distanza dal punto di arrivo ed il tempo necessario (procedendo sempre alla stessa velocita').
I calcoli precedenti e quelli che seguiranno sono necessari per conseguire la patente nautica e nell'eventualita' di guasto del GPS o di mal funzionamento ( cosa non infrequente a causa dell'uso militare del sistema GPS).
1-2-1-2 Retta di rilevamento
Come accennato il "punto nave", cioe' la posizione attuale dell'imbarcazione si trova determinando la posizione dell'imbarcazione rispetto ad un punto noto (punto cospiquo).Operativamente si determina la direzione dell'imbarcazione rispetto al punto cospiquo (ad esempio con un allineamento) e si traccia la retta che individua questa direzione, ottenedo cosi' la "retta di rilevamento" cioe' la retta sulla quale si trova, in un punto non ancora determinato,l'imbarcazione.
Tracciando due o piu' rette di rilevamento (cioe' le linee di posizione), il loro punto di intersezione (o meglio la zona individuata dalla loro intersezione, vedi figura) fornisce il punto nave.
I metodi per tracciare una linea di posizione sono :
Retta di rilevamento.Ottenuta misurando con una bussola da rilevamento l'angolo sotto cui si vede un punto cospiquo
Linea batimetrica.Misurando il fondale si individua la batimetrica e quindi una linea di posizione
Allineamento di due punti cospiqui
Cerchio di uguale distanza.Si misura la distanza da un oggetto e si traccia il cerchio avente raggio uguale alla distanza e centro nell'oggetto.L'imbarcazione si trovera' lungo la circonferenza di tale cerchio( il metodo richiede l'uso di un telemetro o del sestante, e' elencato solo per completezza).
Cerchio capace.Si tratta di un metodo complesso, basato su costruzioni geometriche, che richiede l'uso del sestante o di particolari goniometri.E'un metodo molto preciso che veniva utilizzato per scopi particolari, ad esempio nelle operazioni di dragaggio.Attualmente superato da sistremi di posizionamento piu' precisi e semplici con funzionamento simile al GPS ma, normalmante, basato su trasmettitori posizionati a terra in prossimita' della zona di interesse (questo sistema, data l'elevata precisione e' utilizzato ad esempio dalle unita' dragamine) .
Pagina : successiva (Determinazione del punto nave) precedente (Navigazione con GPS)
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Nota 1
A causa dell'azione del vento la rotta vera non segue l'angolo di prora (vedi figura), infatti il vento spinge la barca lateralmente quindi la rotta vera sara' inclinata di un certo angolo rispetto alla prora (angolo di scarroccio, in figura S).Noto l'angolo di scarroccio si puo'ricavare la rotta vera sommandolo (se a dritta) o sottraendolo se a sinistra all'angolo di prora.
Ad esempio se stessimo seguendo una rotta per 80°N con un vento che genera un angolo di scarroccio di 15° a dritta (il vento proviene da sinistra) la rotta vera sarebbe 90° + 15° = 105°N, se il vento producesse uno scarroccio a sinistra la rotta vera sarebbe 75°N.
L'angolo di scaroccio puo' essere valutato misurando con una bussola da rilevamento l'angolo che forma la scia con l'asse della barca.La cosa non e' del tutto facile, infatti una misura con la bussola di rilevamento a causa del movimento della barca e l'imprecisione del riferimento (asse dell'imbarcazione) non e' molto precisa.
Per questo motivo molti velisti preferiscono valutare lo scorroccio ad occhio in base alla forza del vento e all'andatura della barca (come ordine di grandezza 10°/15° con vento sino a forza 4).
Un analogo spostamento e' causato dalle correnti che,se in direzione trasversale alla barca, generano l'angolo di deriva con lo stesso effetto sulla rotta dello scarroccio.
L'angolo di deriva puo' essere valutato solo su bassi fondali (filando una cima provvista di peso, quando il peso tocca il fondo la cima si orienta nella direzione del moto vero), negli altri casi si ricorre alle carte nautiche e ai portolani.Sapendo la velocita' della corrente che genera la deriva si puo' calcolare la rotta vera in modo grafico come mostrato in figura :
Sulla carta nautica partendo dal punto nave (A) si tracciano due semirette : A-R con l'angolo di rotta e A-C secondo l'angolo da cui proviene la corrente.
Sulle due semirette si tracciano due segmenti proporzionali alla velocita' dell'imbarcazione e a quella della corrente (nella figura rispettivamente ( 8 nodi, e 3 nodi con scala 1 cm = 1 nodo).
Partendo dagli estremi dei due segmenti si tracciano le parallele alle semirette A-R e A-C ( in figura di colore verde)
Si unisce il punto A con il punto d'incontro delle due parallele, il segmento che si individua e' la velocita' dell'imbarcazione rispetto al fondo marino.
IL GPS STRUMENTO DIGITALE
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LA BUSSOLA STRUMENTO ANALOGICO
SEGNA IL NORD MAGNETICO DA CORREGGERE CON TABELLE O/E GPS
http://www.nonsolocittanova.it/orientamento/la_bussola_e_la_navigazione.html
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