Con la nuova legge "tassa barca" molte cose sono cambiate, a cominciare dalla possibilità di un privato di noleggiare la propria barca. Le modifiche parlano chiaro: da adesso tutti possono noleggiare senza registrare gli scafi come imbarcazioni commerciali, pagando una tassa forfettaria del 20% se il noleggio non supera i 30.000 euro l'anno. Ma quali sono le tariffe medie del noleggio in Italia? Qual è un prezzo di mercato? Qui sotto trovate le tariffe medie in base alla lunghezza della barca e al periodo nel quale la si noleggia.
IL PRIVATO ADESSO PUO' NOLEGGIARE LA SUA BARCA A TERZI
I proprietari di barche fino a 18 metri potranno affittare il proprio mezzo (senza la necessità di registrare la propria imbarcazione come commerciale) a terzi e potranno pagare una tassa unica del 20% se il ricavo da noleggio non eccede i 30.000 euro annui. Fino ad oggi, se volevi noleggiare la tua barca (anche per piccoli periodi), dovevi registrarla come imbarcazione commerciale e se per caso fossi stato colto con le "mani nel sacco", cioè mentre la utilizzavi con i tuoi amici per un'uscita e un bagno, potevano essere guai.
Si legge nel testo: «Al fine di incentivare la nautica da diporto e il turismo nautico, il titolare persona fisica o l'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria, può effettuare, in forma occasionale, attività di noleggio. Tale attività non costituisce uso commerciale. I proventi derivanti dall'attività di noleggio, sono assoggettati a richiesta del percipiente, sempreché di importo non superiore a 30.000 euro annui, a un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nella misura, del venti per cento, con esclusione della detraibilità o deducibilità dei costi e delle spese sostenute relative all'attività di noleggio».
TABELLA
Quali sono le tariffe medie in Italia
ATTENZIONE
Ma se un privato vuole noleggiare la propria barca, meglio farlo appoggiandosi a un operatore o no?
Non è così facile gestire il noleggio della propria barca. Una buona idea, per evitare di avere noie o di andare incontro a brutte sorprese, sta nell'affidare l'incarico e la gestione a una società di professionisti del charter, già preparati a fornire ai propri clienti quei servizi aggiuntivi come la pulizia, la manutenzione, i transfer dall'aeroporto e, se c'è bisogno, anche fornire lo skipper. In questo caso il guadagno dell'armatore sarà minore di circa il 30-40% rispetto alle tabelle che vedete qui sopra, ma potrà dormire sonni tranquilli! Altrimenti il guadagno sarà maggiore, ma il proprietario dovrà accollarsi tutte le spese necessarie per offrire un buon servizio oltre a conoscere le giuste quotazioni di mercato e sapere se la barca è idonea o meno al charter.
IL COMMENTO
Roberto Franzoni, il segretario dell'Ainud, la più importante associazione di operatori del noleggio nautico
Il noleggio di una barca privata. L'opinione di un esperto di charter nautico. Franzoni è soddisfatto della nuova norma, contenuta negli emendamenti alla famosa "tassa barca" che permette ad un privato di affittare la propria barca sino a 18 metri di lunghezza. Prima non era possibile perchè la barca doveva essere abilitata ad "uso commerciale", con una serie di impedimenti burocratici che in pratica rendevano impossibile affittare una barca privata, se non "di nascosto" e con rischi di gravi sanzioni. "In sintesi" dice Franzoni "adesso è permesso di effettuare un trasporto passeggeri senza avere i cosiddetti "titoli del mare", basta avere una patente nautica". Il consiglio di Franzoni, rivolto agli armatori che desiderano affittare la propria barca a terzi è comunque quello di rivolgersi ai professionisti del settore, le società di noleggio. "E' come nel mercato immobiliare" spiega "dove se devo affittare la mia casa al mare preferisco rivolgermi ad un'agenzia immobiliare perché, innanzitutto, ha in mano chi me la affitterà. Il suo mestiere è appunto quello di trovare i clienti. Per la barca è la stessa cosa, le agenzie di noleggio svolgono un compito analogo a quello delle agenzie immobiliari. In secondo luogo sono in grado di valutare qual è ll corretto valore di mercato. In terzo luogo sanno valutare se la barca è idonea o meno al noleggio, cautelando il bene dell'armatore. In più sono in grado di offrire servizi al cliente che un armatore privato farebbe fatica ad offrire. Un esempio? Uno skipper o il servizio di pulizia, un transfert all'aeroporto...."
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TABELLA
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ATTENZIONE
Ma se un privato vuole noleggiare la propria barca, meglio farlo appoggiandosi a un operatore o no?
Non è così facile gestire il noleggio della propria barca. Una buona idea, per evitare di avere noie o di andare incontro a brutte sorprese, sta nell'affidare l'incarico e la gestione a una società di professionisti del charter, già preparati a fornire ai propri clienti quei servizi aggiuntivi come la pulizia, la manutenzione, i transfer dall'aeroporto e, se c'è bisogno, anche fornire lo skipper. In questo caso il guadagno dell'armatore sarà minore di circa il 30-40% rispetto alle tabelle che vedete qui sopra, ma potrà dormire sonni tranquilli! Altrimenti il guadagno sarà maggiore, ma il proprietario dovrà accollarsi tutte le spese necessarie per offrire un buon servizio oltre a conoscere le giuste quotazioni di mercato e sapere se la barca è idonea o meno al charter.
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