L’Idrovia ferrarese presto finirà di essere soltanto una parola scritta sull’acqua e un richiamo perfetto per le polemiche. Lo scontro sulla sua utilità non è destinato a cessare, ma l’avvio dei lavori segnerà una svolta anche nel dibattito che da anni accompagna questa ultima grande opera. Il prima cantiere sarà allestito a Porto Garibaldi nei prossimi giorni e il 27 a Comacchio è prevista la presentazione dei lavori da parte dell’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri, della presidente della Provincia Marcella Zappaterra e del sindaco Paolo Carli.
Il fatto che anche il primo cittadino di Comacchio siederà al tavolo sta a dimostrare che alcune obiezioni sull’Idrovia sono cadute, si sono almeno stemperate oppure sono state sacrificate sull’altare della crisi. In tempi di assoluta magra è difficile sputare su un piatto da 140 milioni di euro.
Lo stesso impianto iniziale del progetto Idrovia è stato modificato: l’investimento non servirà solo a rendere l’asta fluviale da Pontelagoscuro al mare navigabile anche da grandi imbarcazioni per il trasporto merci; una quota rilevante degli interventi è destinata a riqualificazione urbana e ambientale e al turismo, quello nautico soprattutto.
I primi 32 milioni dell’Idrovia saranno spesi tra Porto Garibaldi e Valle Lepri; in particolare sarà raddoppiato il porto canale e potenziata la darsena in funzione diportistica. Vi potranno attraccare anche gli aliscafi, qualora in futuro a qualcuno venisse in mente di aprire una linea marittima con le coste della Croazia. I pescatori di Porto Garibaldi ritenevano che l’arrivo dell’Idrovia potesse risolvere anche i loro problemi logistici, ma così non sarà e questo certo ha pesato sui consensi.
Entro l’anno dovrebbe andare a gara un’altra tranche dei lavori per un importo di 32 milioni, che serviranno in buona parte per costruire il ponte a Final di Rero e il ponte di Ostellato. Il resto, poco meno di 80 milioni di euro, ricadrà quasi tutto su Ferrara, e verrà appaltato in due fasi diverse tra il 2012 e il 2013. Di particolare rilievo urbanistico sarà l’intervento che riguarda S. Giorgio, dove si metterà mano sia al ponte che alla viabilità di questa zona della città.
Gli ottimisti dicono che per il 2015 l’Idrovia potrebbe essere completata
da La Nuova Ferrara
Il fatto che anche il primo cittadino di Comacchio siederà al tavolo sta a dimostrare che alcune obiezioni sull’Idrovia sono cadute, si sono almeno stemperate oppure sono state sacrificate sull’altare della crisi. In tempi di assoluta magra è difficile sputare su un piatto da 140 milioni di euro.
Lo stesso impianto iniziale del progetto Idrovia è stato modificato: l’investimento non servirà solo a rendere l’asta fluviale da Pontelagoscuro al mare navigabile anche da grandi imbarcazioni per il trasporto merci; una quota rilevante degli interventi è destinata a riqualificazione urbana e ambientale e al turismo, quello nautico soprattutto.
I primi 32 milioni dell’Idrovia saranno spesi tra Porto Garibaldi e Valle Lepri; in particolare sarà raddoppiato il porto canale e potenziata la darsena in funzione diportistica. Vi potranno attraccare anche gli aliscafi, qualora in futuro a qualcuno venisse in mente di aprire una linea marittima con le coste della Croazia. I pescatori di Porto Garibaldi ritenevano che l’arrivo dell’Idrovia potesse risolvere anche i loro problemi logistici, ma così non sarà e questo certo ha pesato sui consensi.
Entro l’anno dovrebbe andare a gara un’altra tranche dei lavori per un importo di 32 milioni, che serviranno in buona parte per costruire il ponte a Final di Rero e il ponte di Ostellato. Il resto, poco meno di 80 milioni di euro, ricadrà quasi tutto su Ferrara, e verrà appaltato in due fasi diverse tra il 2012 e il 2013. Di particolare rilievo urbanistico sarà l’intervento che riguarda S. Giorgio, dove si metterà mano sia al ponte che alla viabilità di questa zona della città.
Gli ottimisti dicono che per il 2015 l’Idrovia potrebbe essere completata
da La Nuova Ferrara
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