Così Gabrielli spiega: «Ci sono 24 persone che dobbiamo rintracciare, inoltre c’è da identificare la cittadina ungherese il cui corpo, ancora non ufficialmente reclamato, è stato ritrovato ieri a poppa nella zona ristorante», «In linea teorica potrebbero esserci per esempio persone non reclamate che si trovano all’interno della nave perchè magari erano clandestini» . Smentita dal commissario, Manrico Giampedroni che dice: «Clandestini sulla nave? Impossibile. Non scherziamo. Sono tutti registrati e fotografati all’imbarco. È tutto elettronico»
«Il datore di lavoro è garante e responsabile, occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte dall'armatore»
Resta da chiarire come mai fu ritardata l'evacuazione della nave, pur dopo aver accertato che era ormai era ingovernabile.
«La magistratura cerca i nessi causali degli eventi. Per ora l'attenzione generale si è concentrata sulle colpe del comandante, che si è rivelato tragicamente inadeguato. Ma chi lo sceglie il comandante? Occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte a monte dal datore di lavoro e cioè dall'armatore. E poi c'è anche il tema fondamentale della organizzazione della sicurezza: scialuppe che non scendono, personale che non sa cosa fare, scarsa preparazione a gestire l'emergenza, ordini maldestri come quello assurdo di tornare nelle cabine. La confusione che c'è stata rivela un'incredibile trascuratezza nell'applicazione delle norme di sicurezza. Invece questo settore va organizzato prima con esercitazioni e simulazioni, e l'emergenza gestita dopo». Già nei giorni scorsi il magistrato aveva evidenziato come le operazioni di salvataggio avessero rivelato che «il personale adibito al lavoro era raccogliticcio e privo di qualsiasi conoscenza specialistica e che i passeggeri abbandonati a se stessi hanno ricevuto messaggi contrastanti dal comandante e dagli altri ufficiali»
C'è anche la richiesta di verifica del funzionamento degli strumenti di bordo visto che proprio il comandante ha parlato di alcune apparecchiature rimaste «spente», nonostante il tentativo di azionarle manualmente.
Fare l’inchino significa virare il timone per passare vicino alle isole e ai porti, per poi suonare a tutto volume le sirene e creare un momento di grande effetto. Tutto molto suggestivo, a patto che non venga messa in gioco la sicurezza. Cosa che purtroppo non è accaduta l’altra notte, con il terribile bilancio di morti, feriti , dispersi.
«Il datore di lavoro è garante e responsabile, occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte dall'armatore»
Resta da chiarire come mai fu ritardata l'evacuazione della nave, pur dopo aver accertato che era ormai era ingovernabile.
«La magistratura cerca i nessi causali degli eventi. Per ora l'attenzione generale si è concentrata sulle colpe del comandante, che si è rivelato tragicamente inadeguato. Ma chi lo sceglie il comandante? Occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte a monte dal datore di lavoro e cioè dall'armatore. E poi c'è anche il tema fondamentale della organizzazione della sicurezza: scialuppe che non scendono, personale che non sa cosa fare, scarsa preparazione a gestire l'emergenza, ordini maldestri come quello assurdo di tornare nelle cabine. La confusione che c'è stata rivela un'incredibile trascuratezza nell'applicazione delle norme di sicurezza. Invece questo settore va organizzato prima con esercitazioni e simulazioni, e l'emergenza gestita dopo». Già nei giorni scorsi il magistrato aveva evidenziato come le operazioni di salvataggio avessero rivelato che «il personale adibito al lavoro era raccogliticcio e privo di qualsiasi conoscenza specialistica e che i passeggeri abbandonati a se stessi hanno ricevuto messaggi contrastanti dal comandante e dagli altri ufficiali»
C'è anche la richiesta di verifica del funzionamento degli strumenti di bordo visto che proprio il comandante ha parlato di alcune apparecchiature rimaste «spente», nonostante il tentativo di azionarle manualmente.
Fare l’inchino significa virare il timone per passare vicino alle isole e ai porti, per poi suonare a tutto volume le sirene e creare un momento di grande effetto. Tutto molto suggestivo, a patto che non venga messa in gioco la sicurezza. Cosa che purtroppo non è accaduta l’altra notte, con il terribile bilancio di morti, feriti , dispersi.
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