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venerdì 19 agosto 2011

Padova Gazzettino.it Velisti uccisi da pirata del mare.

Andava troppo veloce: fermato il tycoon
croato che ha speronato i padovani

Il fuoribordo dell'imprenditore viaggiava a 20 nodi in una zona
dove il limite è di 5. Nell'incidente sono morti marito e moglie

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PADOVA - Ha trascorso la notte in questura Tomislav Horvatincic, l'imprenditore croato che ieri a bordo del suo motoscafo si è scontrato con una barca a vela provocando la morte di due coniugi padovani. E oggi pomeriggio il giudice istruttore dovrà decidere se prolungare e di quanto lo stato di fermo: secondo i primi accertamenti della capitaneria di porto Horvatincic avrebbe superato di molto il limite di velocità. «Per ora tutto indica che il fuoribordo di Horvatincic era dentro la zona di 300 metri e si muoveva ad una velocità di circa 20 nodi, mentre il limite è di cinque», ha spiegato Boris Seljanovski, della capitaneria di porto di Sebenico.

L'incidente è accaduto ieri verso mezzogiorno, nei pressi dell'isolotto Maslinovnik, vicino a Sebenico, in Dalmazia. Per ora si sa che il fuoribordo dell'imprenditore croato, lungo 12 metri, ha urtato in piena velocità il lato sinistro della poppa della barca italiana, la "Santa Pazienza", proprio nel punto dove in quel momento si trovavano i due coniugi padovani, Francesco Salpietro e Marinelda Patella.

In un comunicato diffuso ieri l'imprenditore aveva ammesso di essere stato lui alla guida dell'imbarcazione sostenendo però che si era guastato l'autopilota e di «aver fatto tutto il possibile per avvertire le persone sulla barca a vela del pericolo imminente».

Horvatincic (63 anni), uno dei più conosciuti uomini d'affari in Croazia, e opera da tempo nel settore edile. L'imprenditore, scrive oggi la stampa croata, in un incidente stradale nel 1980 ha provocato la morte una donna di 75 anni e gravemente ferito un'altra. Per questo è stato condannato a due anni di condizionale, benché fosse scappato dal luogo del incidente.
Mercoledì 17 Agosto 2011 - 13:41    Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Agosto - 16:04

  Sono presenti     12 COMMENTI VISUALIZZA TUTTI I COMMENTIDISCUSSIONE CHIUSA
3 morti sulla cosienza..
Cavolo ne ha gia' "tolti" di mezzo 3...sarebbe il caso di sospendere a vita l'uso di qualsiasi mezzo di locomozione a questo personaggio imbranato e incosciente!
commento inviato il 18-08-2011 alle 10:41 da groton
 

le indiscrezioni parlano che il giovanotto era troppo occupato con la sua nuova ragazza e che barca a vela la vista solo al momento di colisione.
se l aveva vista poteva spegnere il pilota automatico e motoscaffo si avrebbe probabilmente fermato,o poeva spegnere motore.
cmq.gente del mare dice che ha abastanza di questi skipper/capitani del weekend o estate che non oservano nessuna regola.
quanto rigurda i controli il fatto sta che per disinteresamento o negligenza solo l ano pasato e stata istituita guardia costiera e sono stati ordinati un centinaio di imbarchazioni per essa.e solo quest hanno polizia si e dottat di qualche nave in piu.prima della disuluuzione dela ex jugoslavia il compito di guardia costiera aveva la marina militare e si sono portati tutte le navi nel montenegro.

sara il caso ma cmq.e incredibile il numeroi di incidenti dove sono cinvolti i padovani.qulche hanno fa un giovane impreditore padovano ha speronao una barca ha vela olandese,con un morto.anno scorso un motoscafo guidato da un padovano ha preso in pieno un gomone calato da un yaht padovana con tre bambini ucidendone uno e ferendo gravemente due.
commento inviato il 18-08-2011 alle 08:51 da istriano
 
se fosse capitato....
frequento spesso la croazia in barca, vedremo come andrà a finire se fosse stato l'inverso incidente, agli italiani ,gli davano le chiavi del carcere di cioccolato...vedremo cosa faranno al paesano croato...bhà poveri cristi morti....
commento inviato il 17-08-2011 alle 20:32 da Aldo
 
precisazioni
Direi di non chiamare fuoribordo la barca dell'imprenditore croato.E' un potente cabinato con motori entrobordo di circa 12 /13 metri con 2 motori di almeno 300 hp l'uno.Detto questo ,le sue giustificazioni sono puerili poichè per disingaggiare un pilota automatico basta una frazione di secondo,e per tirare indietro le manette degli acceleratori di tempo ce ne vuole ancora meno.La barca a vela è completamente distrutta,colpita a poppa lato sinistro l'albero spezzato in due tronconi e persino la coperta a prora è stata divelta.Il motoscafo ha naturalmente la prora danneggiata ma perfino le eliche sono storte a testimoniare che lo scafo è salito completamente sulla balca a vela.Quest'uomo quando si è accorto cosa aveva combinato due persone erano già morte.L'urto è stato violentisimo e nulla è intervenuto per attenuare lo scontro.
commento inviato il 17-08-2011 alle 19:46 da bac42
 
non solo reato di omicidio stradale....
... anche il reato di omicidio nautico ci vuole !!!!
Comunque se si volesse veramente evitare questi assassinii basterebbe fabbricare auto e barche che abbiano un limite basso di velocità e dei sensori che intervengano e fermino i mezzi quando i guidatori fanno manovre azzardate o sono ubriachi o drogati ! E' così semplice... si risparmierebbero anche tanti soldi sui soccorsi !
commento inviato il 17-08-2011 alle 16:43 da streg

 

 

Velisti morti, imprenditore sotto inchiesta:
aveva già provocato un incidente mortale

Un sottosegretario croato accusa il tycoon, che ora rischia
fino a 10 anni di carcere: «Comportamenti inaccettabili»

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PADOVA - L'imprenditore croato Tomislav Horvatincic, sotto inchiesta in Croazia per la morte di due velisti di Padova, Francesco Salpietro e Marinelda Patella, deceduti nello scontro tra barche in Dalmazia due giorni fa, avrebbe guidato il suo motoscafo «in modo arrogante e irresponsabile». Lo ha dichiarato oggi alla stampa il sottosegretario al Mare e ai Trasporti, Mario Babic, a capo di una commissione d'inchiesta formata per accertare la dinamica dell'incidente.

«Non vorrei in nessun modo pregiudicare né l'inchiesta della polizia né quella del ministero, ma a titolo personale posso dire che alcune delle cose accadute sono totalmente inaccettabili», ha detto Babic al quotidiano di Fiume Novi list, respingendo l'idea che ci sia qualcuno che vuole proteggere Horvatincic. «Come primo è stato già accertato che il fuoribordo di Horvatincic si trovava a duecento metri dalla costa, dove non sarebbe dovuto essere, e sembra che si muovesse ad un'altissima velocità». Inoltre, ha aggiunto, «in quella posizione è proibito l'uso dell'autopilota, e infine non vedo nessuna ragione perché avrebbe dovuto tentare di comunicare con la barca a vela, bastava che spegnesse il motore, l'imbarcazione si sarebbe fermata quasi subito e probabilmente non sarebbe successo nulla».

Intanto la polizia ha sporto denuncia contro l'imprenditore «per aver causato un incidente in mare con conseguenze mortali», reato per il quale è prevista una pena fino a dieci anni di carcere. Horvatincic è apparso ieri davanti al giudice istruttore che ha deciso di trattenerlo ancora per 48 ore, fino alla conclusione dell'inchiesta. Intanto la stampa croata, dopo aver ricordato ieri che nel 1980 l'imprenditore ha causato un incidente d'auto in cui è morta una donna, oggi svela che nel 1989 avrebbe investito un'altra donna, ma il caso, tutto da verificare, non avrebbe avuto un risvolto giudiziario. In un altro incidente due anni fa, anch'esso causato da Horvatincic in auto, sono rimaste lievemente ferite quattro persone.
Giovedì 18 Agosto 2011 - 15:14    Ultimo aggiornamento: 16:08

  Sono presenti     6 COMMENTI VISUALIZZA TUTTI I COMMENTIScrivi un commento

ogni stato ha le sue regole d'oro,e chi ha l'oro fa le regole...
commento inviato il 19-08-2011 alle 12:24 da gdred54

sembra che e solo il caso che non ci sono stati piu incidenti cosi.li vicino qualche giorno fa un motoscaffo ha sorvolato la barca a vela di una famiglia italiana di 6 membri.e i bambini sono ancora sotto schok in ospedale.
poi un vellista in ultimo momento e riuscito a mettersi in salvo da una megayaht su qui faccievano un party e non lo avevano nemeno notato.

cmq.esperti dicono che horvaticich probabilmente e stato preso da panico e non e riuscitoha reagire.ma cmq.e dirotato il motoscafo verso isola per salvarla di finire sul fondo!e i giornaqlisti hanno fatto un test e hanno spento i motori andando a 26 nodi e si sono fermati in 5 metri!
commento inviato il 19-08-2011 alle 10:50 da istriano
Personaggio da Billionaire e da Playboy
Il mese di Giugno l'edizione croata di Playboy gli ha dedicato un servizio con richiamo in copertina.
Evidentemente è una persona che fa dell'esibizione un modo d'essere ed è pertanto difficile pensare da un semplice incidente ma si è trattato, con più probabilità, di una mal riuscita spacconata.
Chissà se gli faranno una legge "ad personam" o se i croati ci tengono di più ad entrare nell'Unione che a difendere simili personaggi.
commento inviato il 18-08-2011 alle 23:18 da Giuseppe
velisti
pena prevista fino a 10 anni? ma dai le bustarelle ci sono qua figuriamoci in quei paesi chi comanda ( il dio granella cari )
commento inviato il 18-08-2011 alle 20:12 da turista
Arroganza
Non occorre un megayacht per essere cafoni: basta anche una moto d'acqua condotta in dispregio di leggi e buonsenso per esserlo. Quanti ne vediamo sfrecciare in mare sfiorando velisti e bagnanti così, tanto per far figo? Se quando tornano a terra gli sequestrassero il natante per tutta la stagione, non imparerebbero sicuramente nulla, (cafoni si nasce), ma almeno non sarebbero più un pericolo. Purtroppo le nostre leggi non seguono l'evoluzione della società e dei suoi comportamenti, (sono sicuro che specialmente quelle riguardanti il mare per la maggior parte sono dell'800), di conseguenza, lo vediamo ogni giorno in caso d'incidenti causati da drogati alcolizzati, le pene sono irrisorie e lasciano il delinquente libero di ricominciare. Sarebbe troppo sperare che prima o poi nasca un parlamento proiettato verso l'esigenze dei cittadini?
commento inviato il 18-08-2011 alle 18:41 da ciaciovenexian

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